
Odaka Yoga
“Che stile di Yoga insegni?” : spesso un insegnante si sente porre questo quesito. In effetti, il mondo dello Yoga è molto vasto. Il Raja Yoga riguarda la Meditazione e le tecniche di “disciplina mentale” per raggiungere via via lo stato di “beatitudine interiore”. Bhakti Yoga è lo Yoga della devozione, Karma Yoga è lo Yoga dell’azione gratuita ( volontariato, aiuto alle persone..), e Hatha Yoga è lo Yoga della forza fisica, la parte dello Yoga più popolare nei Paesi occidentali, diffuso principalmente da due famosi Maestri nel secolo scorso (Iyengar e Pattabhi Jois).
Di quest’ultimo “pianeta Yoga” fanno parte i vari stili, fra cui i più famosi sono Iyengar, Astanga, Bikram, Vinyasa, Kundalini, Anusara.. Spesso in una classe un insegnante formato e preparato può essere in grado di scegliere il metodo più idoneo in base al gruppo che si trova a guidare, o a fare un misto di stili, per essere il più possibile funzionale alle esigenze del gruppo o del singolo allievo, anche se ognuno nel tempo trova il proprio metodo e approfondisce i suoi studi, sia in base agli incontri che trova nel proprio cammino, sia in base a quello che sente più in sintonia col proprio essere.
Nel mio cammino ho incontrato vari insegnanti, seguito una scuola di Formazione molto seria e completa, di 5 anni, un Maestro spirituale con cui ho approfondito tantissimi aspetti della Mente e tecniche di Meditazione, Visualizzazione, Respirazione, Mantra ( ripetizione di affermazioni, canti..), fatto esperienze e ritiri in vari Paesi, vissuto per un anno e mezzo in un’isola nel Mar dei Caraibi e in una penisola negli Stati Uniti, sperimentando lo Yoga in diversi contesti ed entrando nel vivo di varie culture.. finchè circa 7 anni fa ho incontrato Roberto Milletti e Francesca Cassia, i Fondatori della scuola di formazione internazionale Odaka Yoga, persone semplici e di “cuore”, con cui è stata da subito empatia, sintonia, grande affinità. Lo stile Odaka nasce da un acrostico, il cui significato deriva dal nome giapponese di Roberto, che è stato un grande Maestro di Karate, poi “convertitosi” allo Yoga come modo di fluire come onde, che è un po’ il motto di Odaka, “come acqua fluisci nelle varie situazioni della vita”. L’acqua è forte ma adattabile, non si ribella, non combatte, ma si adatta e “trova la via”. La “via del guerriero” che Sensei ( il titolo da maestro di Karate ) propone nei suoi corsi, è quella del Samurai, nel senso più puro del termine, colui che combatte prima di tutto col suo nemico interiore. Nelle pratiche Odaka che si insegnano nelle palestre ( o “shale”), le sequenze di posizioni, respirazioni, movimenti, sono ispirate alle “danze guerriere”, con posture che richiamano in parte quelle delle arti marziali, e con movimenti che partendo dal coccige vanno a sbloccare in profondità tensioni e rigidità fisiche ed emozionali, senza mai sforzare il praticante, che deve comunque trovare la sua via, l’armonia del corpo nell’eseguire la posizione ( è la posizione che si adatta al corpo, e non viceversa. Per questo Odaka Yoga è adatto a tutti, anche a persone con problematiche fisiche complesse). Durante un ritiro Yoga con questi due grandi maestri dalla trentennale esperienza internazionale nel diffondere uno Yoga che nasce dal Cuore, mi è arrivata la proposta di collaborare con loro nel diffondere questo stile. Io credo che Yoga sia Unione, vera, quell’unione che porta le persone a comunicare, condividere, crescere ed evolvere insieme, per creare un Pianeta migliore, e non competizione, invidia, calunnia, come spesso accade purtroppo anche nel mondo di queste “discipline olistiche” che dovrebbero portare tutt’altro che disarmonie. Ma l’essere umano è così, l’”ego” cerca sempre il modo per nutrirsi, e quando prende possesso della persona lo fa anche nei modi più subdoli e negli ambienti più inaspettati, come quelli spirituali o religiosi, o quelli delle discipline di ricerca interiore.. Come Formatrice di Insegnanti di Yoga vorrei portare il mio messaggio, e creare un gruppo di persone unite e animate dalla voglia vera di diffondere Amore e Armonia, perché lo Yoga deve continuare a essere Unione, a essere un modo di portare Gioia, Luce e Conoscenza, “autoesplorazione” e Benessere su questo meraviglioso Pianeta.